LA PESTE MANZONIANA NEL POLESINE
Rovigo, Adria, Lendinara, Badia
L’epidemia del 1630-31 nella diocesi di Adria-Rovigo
Filippo Gasparini
ISBN 978-88-96590-33-1
15 €
“La morte è entrata per le nostre finestre,
si è introdotta nei nostri palazzi
per abbattere i bambini sulle vie
e i giovani sulle piazze.
I cadaveri degli uomini giacciono
come letame sui campi
come dietro al mietitore
i covoni che nessuno raccoglie”.
Geremia (9-4; 20,21).
Piaga mandata da Dio per punire i peccatori oppure opera del demonio propagatore di miasmi pestiferi, l’universo di credenze e l’immaginario popolare sorti intorno alla peste nel corso dei secoli ne evidenziano l’aspetto più spaventoso e mortificante: la facilità con cui provocava la morte e l’ignoranza sulle sue origini, sulle sue cause e sul suo diffondersi. La peste infatti uccideva chiunque, non distinguendo tra poveri e ricchi, uomini e donne, vecchi e bambini, e lo faceva in fretta.
Filippo Gasparini è nato a Portomaggiore (Fe) nel 1978 e vive a Rovigo. Si è laureato in Lettere all’Università di Bologna nel 2005. Docente precario di Italiano e di Latino, si interessa, oltre alle “Belle Lettere”, di Storia, Filosofia e Musica (www.pursuitgreen.it).
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